non esco di casa da giorni. non mi cambio i vestiti da molti piu’ giorni.
il compiuter e’ sempre acceso, riceve una pausa tra le 4 e le 11 del mattino, perche’ anche la ventolina ha diritto di riposare un poco.
(uhm, e c’e’ appena stata una valanga dal soppalco – una borsona di cavi e cavoni e delle scatole a caso semi vuote hanno appena evitato di sbriscio a. la mia testa e b. il mio disco rigido esterno che dopo il mio cervello e’ la cosa piu’ preziosa che posseggo in questo momento. fiuuuu’)
ho infranto la regola d’oro e cominciato a fumare in camera (2.30m per 1.5 m, uno sgabuzzino). per cui siedo in uno sgabuzzino fumoso, con un principio di tendinite al braccio destro e un po’ di gobba.
ogni tanto mi trascino fino alla piscina dove nuoto disperatemente per 20 minuti, e poi mi fanno male tutti i muscoli perche’ non sono piu’ abituata. esco nell’imbrunire con una sciarpa in testa – non ci sono gli asciugacapelli anche perche’ lo sanno tutti che uscire con i capelli bagnati e 12 gradi non fa male, ma RAFFORZA LO SPIRITO. mangio mestamente un falafel dal signore libanese a fianco che per colpa della sciarpa in testa mi scambia per una sorella e mi parla un arabo, e poi si accorge che sono solo una mentecatta e mi fa il broncio.
poi faccio zapping selvaggio tra blog, notizie chat eccetera e la pagina bianca che dovrebbe piano piano cominciare a riempirsi, ascoltando La Cura il loop.
ma non siate tristi per me. tra poco scappo in vacanza, con budget pari a zero, una tenda in prestito, un saccoapelo in prestito e un bandolo di numeri di telefono di amici di amici di amici, e l’amante preferito al seguito. youppi.
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…ma prima ancora, ci sara’ questa serata:
se vi trovate a londra, passate! l’indirizzo e’ FleaPit, 49 Columbia Rd, E2