and now…let’s MayDay!

Finito. Consegnato.

Classico anticlimax, non so che fare, piove e sono bagnata come un pulcino di questa brodaglia marroncina che e’ la pioggia londinese e che schizza ovunque mentre pedali, con tutti i bei documenti stampati nella borsa che speri non si infanghino, e non si sono infangati alla fine ma tutto il resto si e allora sto a cercare di asciugarmi al caldo mentre aspetto che consegnino anche tutti gli altri e aspetto di aprire l’aperol che k. si e’ fatta mandare apposta dall’italia per fare lo spritz oggi alle 4 di pomeriggio, deadline ultima della consegna dei nostri esami. 

…e poi domani si balla, direzione milano, partenza da casa ore 5 am, volo ore 8 am, orio al serio ore 11 am,

 

Porta ticinese, Milano ore 15.00

per un’altra Mayday

Questo il call di sexyshock:

PERCHE’ partecipare alla Parade?

Perche’ la precarieta’ non e’ una sfiga personale, ne’ una contingenza:
segna le nostre vite, nutre le nostre coliti psicosomatiche, manda in rosso i nostri sparuti conti in banca.
Perche’ e’ tempo di riprenderci la libertà di scelta sui nostri corpi e
sui nostri desideri, di attivare reti di solidarieta’ e di lotta,senza
lasciare nessun@ a combattere in solitudine. Perche’ e’ tempo di godere!


CHI organizza e partecipa all’EuroMayDay Parade ?

Migranti, lavoratrici e lavoratori precari@, collettivi queer, donne
incazzate che rinunciano volentieri al ruolo di angelo del focolare,
sabotatrici di confini…


–>un magnifico inizio a una settimana in italia a riposare e a ribbracciare chi sceglie di rimanere che di sti tempi ci vuole piu’ coraggio a rimanere che a partire.

 

che non fuggono solo i cervelli (non mi vedo molto cervello in fuga) ma anche i corpi fatti di carne, desideri e pulsioni che soffocano rattrappiti nella profonda provincia italiana e che a volte hanno bisogno di altra aria. 

con tutto il rispetto a chi sceglie di rimanere, che e’ difficile pure rimanere, e ritagliare con coraggio dei pezzetti di cielo e creare vortici e mulinelli di aria fresca – io non sono riuscita a farlo e mi sento pure in colpa a volte, ma se non andavo, non sopravvivevo  e dovevo proprio curarmi alcune ferite infette.

comunque

auguro una gioiosa MayDay di lotta di festa e di godimento a tutt* !!   

 

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One Response to and now…let’s MayDay!

  1. Silvia says:

    oh cate, troppo lavoro o pigrizia primaverile? aggiorna che ci manchi!!!

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