vita di una topa di biblioteca

Sono talmente fusa dalla mia vita in biblioteca che non mi ero resa conto che fosse venerdí, per cui pedalando verso casa mi chiedevo cosa fosse questo ingorgo di macchine strobazzanti lungo da Peckham a Camberwell, pensavo fosse successo qualcosa (sparatoria? accoletellamento? ciclista spiaccicato?) invece a Camberwell i pub e i locali pieni mi hanno fatto ricordare che esite una cosa chiamata fine settimana che comincia ufficialmente oggi e che dunque tutto il mondo é in giro che fa festa.

io invece pedalo verso casa e mi preparo ad un altro fine settimana in biblioteca – l’ultimo! oggi mi sono resa conto che era almeno dai tempi della maturitá (9 anni fa?!) che non passavo cosí tanto tempo a studiare e sicuramente non ho mai passato cosí tanto tempo in biblioteca. Il fatto che poi lei stia aperta sette giorni su sette fino a mezzanotte é una pacchia totale.

Io ho deciso di sfruttare il fatto che sabato e domenica non ci va (quasi) nessuno per godermela in pace, e invece prendo come giorno festivo il giovedí, giorno che io santifico andando al 56a infoshop a trovare gli amici anarco-squatters, a comprare toppe e verdure e ad aggiustare la bici (tutte cose che si possono fare al grandioso 56a infoshop!).

la vita della topa di biblioteca comunque mi piace. cerco di arrivare alla mattina presto, per conquistare un ricercatissimo posto vicino ad una spina dell’elettricitá per il quale verso le 4 del pomeriggio, quando le batterie dei leptop incominciano a esaurirsi, la gente incomincia a scannarsi.

k, che possiede uno spirito comunitario e una grande generositá, ha comprato mesi fa una ciabatta da 5 che porta in biblioteca e che la ha procurato molti nuovi amici e che crea nella sua sala di lettura un’atmosfera collaborativa e amichevole che non si trova in tutte le sale.

la vita in biblioteca non solo da un ritmo alle mie giornate (studio, caffe, studio, pranzo, studio, email, studio, cena, studio, letto), ma offre anche un ottimo punto di osservazione sulla varia umanitá che frequenta la mia universitá in un periodo stressante vicino ad esami e deadline varie. un catalogo umano…interessante…e variegato….

c’é la gente che dorme, e questo é abbastanza normale (anch’io dopo pranzo mi faccio la pennichella sul tavolo) ma oggi un tipo si é addormentato con la faccia sulla tastiera (che se sbavava faceva corto circuito) e russsssava russsssava come un torello causando l’ilaritá generale.

a breve un bestiario dello studente medio di una figosa universitá londinese. tenetevi pronte.  

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