analisi della copertura mediatica dell’abbatimento del muro di Rafah

Il blog della giornalista Palestinese Laila al-Haddad 

segnala una puntata del programma "The listening Post" di Aljazeera English (la trovi qui) in cui viene analizzata la copertura mediatica che e’ stata fatta dai media internazionali dell’abbattimento del muro che fa da confine fra Rafah e l’Egitto.  

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hotdesking, i nomadi della scrivania

dal Guardian supplemento Work, 16.02.08
 
::riassumo brevemente il succo dell’articolo::
 
Esiste una pratica organizzativa che alcune aziende stanno utilizzando che si chiama hotdesking, 
e che consiste nel risparmiare sugli spazi lavorativi attraverso il nomadismo de*** impiegat*.  
Significa cioe’ che le aziende hanno meno postazioni di lavoro di impiegat*, le quali invece di possedere una scrivania posseggono un trolley dove ripongono i loro averi ogni sera. Ogni mattina si riprendono il trolley e partono alla ricerca di una postazione di lavoro libera, dove, attraverso password e codici, impostano computer e telefono e via, al lavoro. 
 
Per le aziende questa pratica si traduce in forti risparmi in termini di spazio (e in una citta’ come Londra dove gli affitti degli uffici sono i piu’ alti al mondo questo incide), e rappresenta un ulteriore vantaggio del lavoro flessibile. Non tutt* lavorano con gli stessi orari, e tanto vale utilizzare lo spazio a turni.
 
Una pratica collegata e’ il hotelling, per cui lo spazio in ufficio deve essere prenotato per un determinato orario ogni settimana. 
 
Esimi studi che non sto a elencare dimostano che queste pratiche riducono la coesione dei team di lavoro e rendono i lavoratori meno fedeli alle aziende per cui lavorano. Si sentono tradite, trattate con poco rispetto, e sono piu’ ansiosi e nervosi nell’ambiente lavorativo.   
 
 
 
 
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warning: this causes climate change *subvertising*

oh, si capisce? si capisce che il warning e’ appiccicato sulla pubblicita’ della macchina ‘turbo’?



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enorme corteo femminista

romaroma 14 febbraio (foto tratta dal blog delle ribellule)

 

Il partecipatissimo corteo romano di ieri, si parla di 3000 presenze, che ad un certo punto e’ stato bloccato e, dopo il fermo di una persona, e’ stato caricato. 

Su globalproject trovate due corrispondenze audio dal corteo.  

Mentre qui ci sono alcune foto del corteo di Napoli 

non appena girano ultieriori notizie e comunicati, le posto qui… bear with me…

 ***anche a Trento si terra’ un presidio, l’ appuntamento e’ per sabato 16 alle 16 in Piazza Fiera*** 

 

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diritto di voto all’embrione

per festeggiare insieme questo san valentino triste e incazzato, gurdiamoci questo video fatto da Barbara della Rete delle Donne di Bologna (e che porc***, non riesco ad inserire qui direttamente da youtube, ma fate questo sforzo e cliccate sul link…) 

Nel frattempo un bel po’ di donne incazzate per il raid della polizia contro la donna di Napoli che era appena stata sottoposta ad un aborto terapeutico, (e contro cui hanno pensato bene di esprimersi un po’ tutt* a questo punto), stanno scendendo in piazza a Napoli e in molte altre citta’ d’Italia. 

A presto aggiornamenti e news.  

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14 febbraio in piazza

Faccio rimbalzare anche qui gli appuntamenti nelle piazze per domani 14 febbraio, vari presidi in relazione alla vicenda di Napoli che potere seguire in dettaglio, attraverso link, comunicati e new, sul blog femminismo-a-sud

"ad essere furibonde siamo in tante. Perciò domani – 14 febbraio – contemporaneamente al presidio che si farà a Napoli alle 17.00 a Piazza Vanvitelli, ce ne sarà un altro al Sant’Orsola di Bologna in via Massarenti 9, e a Milano in Via della Commenda alle 18.00 sotto la Clinica Mangiagalli, a Brescia alle 18.30 davanti gli Spedali Civili, a Roma alle 17.00 davanti al Ministero della Sanità, Lungotevere Ripa 1, a Firenze alle 17.00 davanti alla Prefettura in Via Cavour 1, a Venezia alle ore 15.30 davanti l’ex ospedale G. B. Giustinian, Dorsoduro 1454 (Fondamenta Ognissanti) sede attuale del consultorio, e in altre città in luoghi ancora da precisare "

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Blitz antiabortista

Giro anche qui questa notizia, con l’articolo di Anna Maria Bruni.
La notizia come la ha data Repubblica la trovate qui.  Un nuovo termine e’ stato coniato: feticido…  

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Aborto. La polizia irrompe al Policlinico di Napoli L’Udi denuncia: "clima di intimidazione"

di Anna Maria Bruni

"Nel reparto di interruzioni volontarie di gravidanza, nella serata dell’11 febbraio, alcuni agenti del Commissariato Arenella hanno fatto irruzione, senza alcun mandato, motivando di aver notizia di reato di ‘feticidio’". "Si trattava, invece, di un aborto terapeutico alla quarta settimana, regolarmente effettuato nel rispetto della legge 194 e della salute della donna che ha subìto l’intervento, e che ha espulso, peraltro, un feto morto". 
Questo l’inizio del comunicato con cui l’Udi, l’Unione delle donne italiane, ha denunciato l’incredibile intimidazione avvenuta ai danni di una donna ricoverata al Policlinico di Napoli, nella serata di  lunedì.

I medici, continua il comunicato, "di fronte ad un inedito agire della forza pubblica, hanno tutelato la donna, ma non hanno potuto evitare il sequestro del materiale abortivo e della fotocopia della cartella (anonima) della paziente". Inoltre, fanno sapere dall’Udi, "gli agenti hanno intimidito la vicina di letto della donna e portandola a testimoniare in quel momento, altrimenti sarebbe stata chiamata a farlo davanti ad un giudice". L’associazione, pertanto, denuncia "il clima che sta montando contro le donne, nel nostro paese e nel caso specifico in Campania, che genera procedure ai limiti della legittimità, ma soprattutto contrarie ad ogni buon senso. La libertà femminile – prosegue la nota – ha reso inevitabile l’agonia del patriarcato che, ottenebrato, mostra la sua faccia feroce, contrapponendosi alle donne con l’intimidazione".

Il direttore generale del Policlinico, Giovanni Canfora, ha avviato un’indagine conoscitiva interna. Il primario del reparto e direttore del Dipartimento di Ostetricia, prof. Carmine Nappi, ha consegnato alla direzione una relazione sulle modalità di svolgimento dell’aborto. "Si è trattato di un aborto praticato nel secondo trimestre, alla ventunesima settimana di gravidanza, che è previsto dall’articolo 6 della legge 194/78, eseguito con un’ iniezione di prostaglandine", ha detto il professor Nappi. "Il feto presentava un’ alterazione cromosomica. Se la gravidanza fosse stata portata a termine ci sarebbe stato il 40% di possibilità di un deficit mentale. La donna ha presentato un certificato psichiatrico della stessa struttura universitaria sul rischio di ‘grave danno alla salute psichica’, che ha autorizzato l’intervento". La donna che ha dovuto interrompere la gravidanza è stata poi dimessa lunedì mattina.

Il professor Nappi ha poi precisato di essere un obiettore di coscienza, e che "nel nostro reparto siamo rigorosi nel rispetto della normativa". Un caso esemplare di attuazione dello spirito che ha animato la 194: libertà, regolamentata, per l’interruzione di gravidanza e libertà per i medici obiettori di seguire la loro coscienza, fatti salvi i casi di grave rischio per la salute della donna e del bambino. La libertà di allora ha consentito uno spazio di condivisione nel rispetto delle diverse posizioni, il fondamentalismo attuale prevede la libertà solo per una parte, quella del potere, della Chiesa, e dei suoi servi, laici o cattolici che siano, che si realizza solo nella repressione della libertà civile. 

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Nanni, di’ qualcosa… di’ qualcosa di…

Mi ero persa la polemica intorno al film ‘Caos calmo’…

Per fortuna repubblica.it pubblica oggi pubblica come terza notizia "lo scandalo" di Nanni Moretti in una scena di sesso nel film che interpreta come protagonista. Rimango allibita. E’ Nanni? Nanni Moretti? COME HA FATTO NANNI MORETTI A RECITARE UNA SCENA DI SESSO CHE DESTA SCANDALO???? Con il sex appeal di un pesce fritto e il fascino del calamaro, Nanni no!

Va bene, scherzi a parte, i gusti sono gusti, magari a qualcuno puo’ anche attizzare il caro vecchio Nanni, e infatti sembra proprio che sia sopratutto al responsabile della Cei per la pastorale giovanile, don Nicolò Anselmi, che la scena abbia provocato dei pruriti peccaminosi. Egli CONDANNA la ‘scena erotica pesante’, in quanto, pensate, ‘i due attori fanno l’amore in piedi, vestiti, senza guardarsi in faccia’ …e procede spiegando come e’ sopratutto ai soggeti piu’ deboli che queste scene fanno male, e che poi provocano travolgenti fantasie erotiche che sfociano nella violenza. 

C’e’ qualcosa di nuovo nelle parole di don Anselmi? No, assolutamente niente, la logica e’ la stessa vecchia logica logora e oscurantista di sempre, l’eccitazione non finalizzata alla procreazione provoca violenza, e l’eccitazione e’ uno stato incontrollabile che si annida sopratutto nelle persone poco educate, nelle menti semplici, e che non puo’ che sfociare nella violenza

Anselmi prosegue anche chiedendo agli attori e agli uomini di spettacolo di fare obiezione di coscienza rifiutandosi di girare ‘scene erotiche volgari e distruttive’. Gia’ sentita questa? 

Insomma, forse non e’ da Anselmi che mi aspettavo un’analisi della violenza contro le donne come manifestazione della cultura partiarcale in cui siamo immers* fino al collo. Non sara’ forse lui a dover dire che il porno, l’erotica, le rappresentazioni di sesso, come le si voglia chiamare, possono avere una funzione di intrattenimento, di educazione, di eccitazione che non provocano violenza ma anzi possono veramente aiutare a stemperare mille mite, paure, aspettative che la censura e l’allusione creano introno al sesso. 

Da Nanni pero’, da Nanni mi aspetto di meglio di questo.

Nanni, di’ qualcosa. Di qualcosa di femminista, ti prego. 

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l’ autobus

Il famoso double decker inglese degli anni 000 e’ dotato di circa 50 posti a sedere al piano superiore e 20 al piano inferiore. Inoltre il piano inferiore puo’ accomodare altre 25 persone in piedi e una sedia a rotelle o diverse carrozzine per bambini. Sul piano superiore e’ vietato stare in piedi. Anche nei momenti di piena totale, come un qualsiasi sabato notte, chi guida l’autobus si rifiuta di partire se c’e’ gente in piedi di sopra o sulle scale.

Inoltre l’autobus di cui stiamo parlando e’ dotato di almeno 6 telecamere di video sorveglianza. Nei modelli piu’ moderni, al piano superiore c’e’ un piccolo schermo dove i passeggeri possono intrattenersi guardando cio’ che le telecamere stanno registrando. Se si fa attenzione si puo’ anche vedersi, ma io di solito tendo a non riconoscermi, credo perche’ le telecamere a circuito chiuso non mi facciano risaltare al meglio. Ho problemi a collegare quella faccina gialla dagli occhi impauriti a me stessa.   

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ci riprovo

dopo avere sperimentato il nuovo gioco di molleindustria e avere provato che sono schiappa sia come gesù, dio, ganesh e budda, riporovo a scrivere il post che avrei voluto scrivere ieri (mentre aspetto che spiova e potermi dirigere verso la facoltà) 

Volevo parlare delle pesone che nella loro vita quotidiana parlano una lingua non loro, dopo quella conferenza di Alcuni Grandi FIlosofi Dei Nostri Tempi a cui ho assistito sabato. I Filosofi e le Filosofe presenti provenivano in uno spazio franco/italiano e italo/francese e tutta la giornata si è sviluppata su un gioco di traduzioni, paper letti in inglese con pesanti accenti franco/italiani, italiano-francesizzato tradotto in inglese-italianizzante, insomma un casino totale che mi ha scaldato il cuore.

Forse perchè sono cresciuta in una situazione in cui si parlavano sempre molte lingue intorno a me ed era naturale che ci fosse sempre qualcuno che capiva meno, che si dovesse fare spazio per le traduzioni, in cui bisognava avere quella pazienza di dire boh qualche battuta me la perdo, io nella babilonia di lingue mi sento a mia agio. Conosco la sconforto di non riuscire ad esprimere tutto l’esprimibile in una lingua non mia, anche l’essere trattati un po’ come dei grandi bambini un po’ scemi a cui si deve parlare P-I-A-N-O  P-I-A-N-O, e questo mi fa ammirare molto chi comunque si mette in gioco e prova a comunicare comunque. Sabato sono rimasta positivamente colpita sopratutto dal Grande Maestro Filosofo che si è sottoposto anche a risatine mal celate dal pubblico mentre strafalcionava alcuni termini della sua presentazione in inglese, dimostrazione di un’umiltà non scontata. 

Da ultimo vorrei segnalare anche la grande risorsa Generation Online a cui la persona che ha fatto da interprete sabato collabora.  

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