Londra si e’ svegliata uggiosa e fredda questa mattina, ma questo non ha scoraggiato decine di migliaia di persone dal partecipare alla manifestazione nazionale contro l’invasione e l’attacco Israeliano a Gaza organizzata fra gli altri da Stop the War Coalition, British Muslim Initiative e Palestine Solidarity Campaign.
12.30 Hyde Park Corner, la gente comincia ad arrivare, e continua ad affluire nel parco per le ore successive. La polizia parla di 12.000 partecipanti, cifra smentita addirittura dalla BBC che parla 50.000 persone in piazza. Le stime dell’organizzazione e di Indymedia parlano della presenza di almeno 100.000 persone.
I Socialist Workers tappezzano le vie di accesso al parco vendendo i loro insulsi giornali e raccogliendo firme , ma e’ chiaro fin dall’inizio che non sono loro i protagonisti di questa giornata. La presenza araba e’ predominante e variegata, molte le organizzazioni musulmane e non, ma anche moltissime persone non affiliate che reggono i banner della manifestazione "Gaza – stop the massacre". Uno sparuto gruppo di anarcho/black block dalle bandiere rosse nere catalizza le presenze piu’ radicali ma non trasmette convinzione ne’ energia. Gruppetti di giovani e giovanissimi ragazzi e ragazze arabi risultano piu’ incazzati e radicali mentre scorrazzano tra la folla urlando slogan, provocando lievemente la poca polizia presente lungo il corteo e documentado la giornata con foto e video. Presente anche l’associazionismo di sinistra, da gruppi universitari a sindacati. La presenza femminile e’ molto alta, questa non risulta affatto una manifestazione dominata dagli uomini (come invece viene suggerito in relazione alle manifestazioni milanesi di questi giorni), le donne arabe sono presenti in massa, giovanissime adolescenti in gruppetti di amiche, con figli, in gruppi famigliari multigenerazionali. E urlano a gran voce e con convinzione uno slogan dopo l’altro.
Prima della partenza si formano alcuni piccoli gruppi di preghiera, sia di uomini che di donne, ma rimangono ai margini. In termini numerici e di attenzione mediatica, non attrano le attenzioni riservate invece alla preghiera a Milano.
Verso le 14.00 la manifestazione parte e per circa un terzo del tragitto rimane all’interno del parco, la passeggiata e’ piacevole ma il senso di manifestare all’interno di un parco rimane poco chiaro. A questo punto comincia anche a nevicare un po’, la folla e’ intirizzita ma entusiasta. Siamo in tantissimi. Finalmente a Lancaster Gate si esce in stada e si prosegue fino a vicino all’ambasciata senza particolari intralci. Qui la folla e’ densissima, non ci si muove quasi, i marciapiedi sono transennati e la presenza di polizia in antisommossa comincia a farsi piu’ consistente.
Verso le 17.00 intorno all’ambasciata comincia qualche scramuccia con la polizia, segue qualche carica e alcune vertrine vengono infrante, tra cui quella di Starbucks. Ci sono lievi feriti tra i manifestanti e fra la polizia. Al momento sembra che ci siano ancora qualche migliaio di persone bloccato davanti all’ambasciata, e che le cariche proseguano. Per ulteriori aggiornamenti, IndymediaUk.
UPDATE: ore 19, qualche migliaio di persone sono ancora bloccate dalla polizia nei pressi dell’ambasciata Israeliana a Kensinghton High St. Stanno venendo rilasciati uno ad uno attraverso un tunnel di forze dell’ordine e costretti a lasciare le proprie generalita’.
grazie frnc
grazie anche della mail, puoi considerare questi post come una risposta? le tue parole non sono cadute nell’indifferenza anche se non ti ho risposto personalmente.
ci sentiamo? sentiamoci prossimamente su skype! immagino che ti abbia un po’ di cose da raccontare, e anch’io 🙂
baciiii
Cate?! Scusa lilli, chi sarĂ poi Cate?? Bò…
Grazie Cate, bel resoconto… Free Gaza Now (con il dolore nel cuore)