Miniguida: come arrivare e come andarsene_2

Sono tornata.

Come ho raccontato nel post precedente, sono andata (e tornata) da Londra a Parigi – questa giro con un passaggio in macchina organizzato su internet. 

Nel complesso mi pare che il sistema funzioni abbastanza bene. Siamo partiti con 15 ore di ritardo perche’ il mio volpe-passaggio S. ha perso il passaporto 1 ora prima della partenza – e in linea di massima ho la sensazione che se si usa questo metodo di viaggio e’ meglio non avere appuntamenti importanti nel luogo in cui si va – insomma meglio essere flessibili e zen, ed essere pronti ad accettare ritardi, pacchi e imprevisti vari. 

Per passare la manica in macchina ci sono diverse possibilita’, dal piu costoso eurotunnel (tempo di percorrenza 20 minuti) alle navi ferry (tempo di percorrenze 1 ora 45 minuti piu’ sbarco e imbarco). 

Con il ferry di solito si va da Dover (con le sue bianche scogliere) a Calais. Il mio volpe-passaggio S. invece mi ha portato a Dunkerque, che sta a 30 km piu’ a est di Calais (mappina) . Li ci va un ferry che costa meno (prezzo minimo con macchina, prenotato in mega anticipo – 7 pound!! non male). Dunkerque e’ una citta’ industriale (DUNKERQUE CITTA’ DELLA SIDERURGIA, annuncia un allegro cartello all’arrivo). Il paesaggio e’ di pianura, con un cielo notturno rosso radioattivo, ciminiere fumanti all’orizzonte ed enormi mulini a vento che girano lenti vicino al mare. L’imbarco del ferry e’ segnalato malissimo, e non e’ presente nel TomTom, per cui se non sapete girare in macchina senza GPS (come la volpe S.), prendetevi in anticipo.

((Ho imparato da S. che il gps produce delle lesioni gravi al cervello e al comune buon senso delle persone. Usatelo con moderazione, per favore))

Insomma, a Dunkerque non troverete l’atmosfera turistica e incasinata di Calais. Non troverete orde di scolaresche inglesi in vacanza e di inglesi che vanno a comprare sigarette e birre a poco prezzo in Francia. Poco male, in verita’. Pero’ e’ anche vero che insieme ad Ibiza, Calais e’ una delle sole destinazioni estere in cui alcuni inglesi si recano, sopratutto se provengono da nord del paese. Credo che i voli low cost abbiano cambiato un poco la situazione, ma fino a qualche tempo fa per la gente senza soldi che non viaggiava molto, Calais era uno dei posti fuori dall’isola in cui era stata, quantomeno durante una gita scolastica. Per cui rimane comunque un posto interessante, sebbene un po’ strano. 

L’ingesso dell’eurotunnel un po’ fuori Calais e’ un altro luogo/non luogo di cui si potrebbe dire tanto. Mi limito a dire per ora che fanno parte del paesaggio un sacco di filo spinato e tante telecamere di videosorveglianza.

*****

Se poi si arriva da Dover a Londra la notte, lungo l’autostrada, e’ magico il momento in cui in lontananza si comincia a scorgere il mare di luce che emana la capitale, e anche l’intermittente pulsare del faro in cima a Canary Wharf diventa quasi attraente.

Tra le notizie che trovo al ritorno, la peggiore e’ quella della morte di un’altro ragazzo, di 24 anni questa volta, ucciso con un’arma da fuoco nel mio quartiere. Forse se riesco a formulare delle non-banalita’ sulla questione a breve, ne scrivero’ piu’ a lungo. Per ora invece e’ tutto.  

 

 

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2 Responses to Miniguida: come arrivare e come andarsene_2

  1. lilli says:

    eh michia lo so che e’ un casino ma mi sono esplosi i link per qualche misterioso motivo e nessuno sul forum mi vuole venire in aiuto e io non ho tempo di smanettare e insomma, dai, i post si leggono lo stesso, non rompere.
    benturnata comunque tro, ti leggo @

  2. tro says:

    metti a posto sto blog cazzo che non si capisce un cazzo!!
    🙂

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