…e sopratutto, perche’?
mi chiedono ogni tanto, come se avessi delle risposte e delle soluzioni. brancolo nel buio, of course, e non sempre funziona, qualche giorno si e qualche giorno no.
Spesso
mi piace, perche’ metto piu’ energia nei miei progetti, pensieri,
desideri, che se non ti avessi qui a fianco. mi piace perche’ la
distanza impone un’onesta’ di fondo, non si rimane insieme per
preservare la quotidianita’, per non cambiare le abitudini, per paura
della solitudine. Si incrociano altre persone, e ci si continua a
scegliere comunque con testardaggine e consapevolezza, senza negarsi
avventura e passioni.
E mi piace anche svegliarmi da sola
certi giorni e accendere il computer e commentare insieme le notizie in
chat, sparando cazzate e sentendoci meno soli nella marea di merda che
sono i giornali online italiani. mi piace anche stare a discutere per
ore su quale citta’ sia meglio, la tua o la mia, e sulle differenze
micro e macroscopiche dei nostri due mondi. Quale walfare state e’
migliore, inglese o francese? chi sono piu’ cattivi, i bobbies o i
flics? Perche’ gli inglesi sono ossessionati con il veganesimo e i
francesi si ingozzano di qualunque creatura vivente senza remora
alcuna?
Poi invece certi giorni va tutto malissimo e siamo
su due zattere diverse che naufrangano in direzioni opposte a grande
velocita’. Certi giorni mi incazzo perche’ cerco di imparare il
francese e forse vuol dire che vorrei cedere e trasferirmi (anche se il mio professore e’ molto simpatico e il francese una bellissima lingua). Mi incazzo perche’ tu non ti sforzi abbastanza e perche’ sembra di costruire un altare di sabbia in riva al mare
davvero. Non va perche’ forse tu sei troppo giovane, troppo maschio e
troppo estroverso. O forse non va perche’ io sono di cattivo umore e
misantropa, e l’insicurezza mi attananglia e mi paralizza.
E poi certe sere non va ne’ bene ne’ male, e sogno solo delle tue mani calde che mi abbracciano..
*grazie a b. per avermi inavertitamente ispirato a scrivere questo post*